Per la rassegna ARTE al Bistrot, Luna Piena Bistrot e Satura hanno il piacere di presentare il primo appuntamento della stagione.
🎨 Esposizione monografica di
𝐒𝐄𝐑𝐆𝐈𝐎 𝐏𝐀𝐋𝐋𝐀𝐃𝐈𝐍𝐈
𝑃𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑒 𝑚𝑎𝑟𝑒
Genova e il suo porto, le navi e i tetti, tutto nei suoi quadri diventa poetica e magica riproduzione del reale
La mostra è anteprima esclusiva de 𝑰𝒍 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐, rassegna d’arte contemporanea curata da Flavia Motolese e Mario Napoli giunta alla quarta edizione che si svolgerà dal 3 al 14 ottobre 2020 in concomitanza con il 60° Salone Nautico di Genova. L’idea espositiva nasce in linea con il legame indissolubile tra Genova e il mare ed è sviluppata dal mare per il mare, sposandosi dunque con la filosofia del nostro ristorante.
🔹 Durante il vernissage di Venerdì 25 settembre 2020 presso il Luna Piena, gli interessati avranno l’occasione di analizzare le opere esposte insieme ai curatori della galleria Satura. Nel frattempo, potranno assaporare gli squisiti stuzzichini offerti dal Bistrot per un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Previa prenotazione al numero 010 0950587, sarà anche possibile fermarsi a cena.
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Sergio Palladini è nato nel 1936 a Genova, vive e lavora tra Varigotti e Final Pia.
Artista eclettico e raffinato, nel corso della sua lunga carriera ha saputo contraddistinguersi come un perfetto indagatore dell’ambiente ligure. Fondamentale è il 1988, anno in cui esegue insieme a Vincenzo Accame i sette pannelli del Progetto Sbarbaro, polittico ispirato a Camillo Sbarbaro, poeta dal quale l’artista si ispira, per il centenario della sua nascita. Otto anni più tardi sceglie di ripetere questo tipo di esperienza, con l’Omaggio a Eugenio Montale.
Uno dei temi cardine della sua poetica è costituito da Genova, città natale che Palladini omaggia interpretandola tra realtà e onirismo.
Alcune delle sue opere sono presenti in permanenza nella Pinacoteca del Comune di Foggia e nel Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900, G. Bargellini di Pieve di Cento, Bologna.
La sua pittura si può comparare a una trasposizione visiva della poesia, che traduce paesaggi liguri in visioni d’invenzione, giustapposizioni di impressioni autonome, in cui si avverte l’ambizione a cogliere qualcosa di più del semplice ricordo di una percezione ottica.
Distaccatosi da una visione naturalistica, viene potenziato il sentimento profondo dei luoghi, che non si ferma al loro aspetto, ma ne avverte i caratteri essenziali tramutandoli in segno grafico.
Il cielo e la terra si incontrano, anzi si cercano, si protendono l’un l’altro in un dinamismo visivo e metaforico che è la complementarità degli elementi. Sergio Palladini trasforma l’esperienza della pittura non solo in uno strumento di sintesi tra reale e immaginario, ma soprattutto in una soglia percettiva tra entità fenomeniche e sentimento cosmico.
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In copertina: “Il rimorchiatore e la Campanassa”, 2008, tecnica mista su tavola, cm 50×150 // particolare
- Tartare di manzo con scaglie di tartufo nero
- 1 ottobre ✦ La notte delle zucche